venerdì 1 novembre 2013

Primi Passi

Mah non lo so... Non so perchè sto scrivendo, se è la cosa giusta da fare o no, perchè non ho più scritto e perchè sto ricominciando (forse) a farlo. 

Ok no, non è un buon inizio, tira fuori la vergine ossessiva-compulsiva che è in te e fai un po' di ordine. 

Perchè non ho più scritto? 
Diamo la colpa agli impegni? Ma che impegni? Nessuna palestra, nessun ragazzo stabile, nessuna laurea... Eppure mi ricordo di quanto un anno fa li vedessi come concreti e vicini. La verità è che nell'ultimo anno son stata immobile, nulla è cambiato nella mia vita... Eppure io son cambiata così tanto.  

Sono sempre io: con i miei 4-5 kg in più da perdere; con i miei ultimi 3 esami da dare; con la mia incredibile sfiga in amore; con le mie paturnie; con i miei dubbi; con le mie paure. 

E allora cos'è cambiato? 
Beh...Un anno fa, anzi forse tutta la vita, ho sempre pensato che il vero cambiamento fosse qualcosa di... BAM Improvviso. Sconvolgente. Forte. "Lunedì inizio la dieta". "Me ne vado tre mesi in India". Questo genere di affermazioni, capite? 
E invece mi sono accorta che... Che questo non basta. Questa è la spinta. Un po' come quando , non si sa come, capisci che "è lui".  Ma il cambiamento , vero, duraturo, utile, è più simile a uno di quei tutorial "step by step". Non puoi pensare di guarire tutti i tuoi problemi in un giorno, solo perchè decidi che "quello è il giorno". Vi spiego. 
Banalmente, le posizioni yoga che preferisco fare sono quelle che all'inizio mi sembravano spaventose. Quelle che, stupidamente, ho provato a fare di colpo, con conseguenti cadute e dolore. Quelle che, passo dopo passo, mi son riuscite. Lottandoci.  

E così i miei problemi. Per tutta la vita, quando mi sentivo sola o... depressa.. o non apprezzata.. facevo enormi enormi cazzate. Sentivo ragazzi di cui, sinceramente, non me ne fregava nulla. Magari ci uscivo anche assieme. Magari ci andavo anche a letto. (Pà, se leggi, magari ignora l'ultima frase ecco.)  E stupidamente nell'ultimo anno ho pensato "ma no dai Giorgia, basta, cambia, imponitelo, non farlo più." E poi ricapitava sempre. Ogni volta che ero sola in casa. Ogni volta che ero delusa o giù. E allora ti viene da pensare "Forse non cambierò mai. Forse sarà sempre la parte brutta e schifosa di me." E allora di nuovo a scrivere a ragazzi che non significano nulla. E a piangere sensi di colpa. Poi però ieri ho riletto i messaggi. I miei messaggi. E ho notato che tutte le conversazioni dell'ultima settimana duravano poco e finivano con un "No guarda.. Lascia perdere, non mi interessa/i. Scusa. Ciao. "  
Forse è la volta buona, forse ci sto riuscendo, passo dopo passo. Lottandoci.  

Ecco come avviene. 
Per tutta la vita ti imponi obiettivi, cambiamenti, mete. Fissi la data, crei delle regole, segni una scadenza su un post-it...... Poi sposti il post-it, giorno dopo giorno dopo giorno... Ti arrabbi, ti stufi e dici "ma cavolo ci credevo davvero questa volta! Cos'è andato storto? Perchè non è cambiato nulla?". E lo vuoi davvero sapere? Non basta una data. Non basta dire "è ora". Non basta dire "è lui". Perchè non cadrà mai dal cielo, anche se sul momento sembrerà così. Non andrà tutto bene subito. Non sarà tutto facile subito. Ma migliora, davvero: a poco a poco migliora. E infine succede. 
E ti sentirai quasi uno stupido ripensando a quanto ti sembrava pauroso e difficile all'inizio. 
Perchè la cosa assurda, è che in effetti l'unica vera difficoltà di un cambiamento del genere, "step by step"....E' proprio il primo passo.  E decidere se compierlo o no.

P.s. Avevo paura a scrivere questo post. Pensavo che non sarei riuscita a dire  ciò che in effetti avevo in mente. E temevo le possibili reazioni. 
Poi ho iniziato, mi son fatta coraggio, ho messo le mani sulla tastiera e quasi si è scritto da solo. Ho fatto un primo passo. 

P.p.s. Scusate per eventuali errori. Ho scritto di getto. Non scrivo da tanto. E non ho mai detto di scrivere bene.

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